Acquistare un’auto di seconda mano è solitamente una validissima soluzione per chi desidera risparmiare senza rinunciare però ad avere un veicolo di qualità. Negli ultimi anni, tuttavia, l’andamento dei prezzi delle auto usate ha subito variazioni significative, con un incremento dei costi dovuto ad alcuni fattori ben identificabili.
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TogglePerché negli ultimi anni è aumentato il prezzo delle auto usate?
Uno dei fattori che negli ultimi anni ha inciso maggiormente sull’aumento del prezzo delle auto usate è la crisi dei microchip. Questa carenza, dovuta alla difficoltà di reperire semiconduttori fondamentali per l’assemblaggio dei veicoli, ha ridotto la produzione di auto nuove su scala mondiale.
In pratica, se le fabbriche non riescono a ultimare i veicoli per mancanza di componenti, le concessionarie hanno meno auto da offrire: questo ha spinto molti acquirenti a cercare modelli di seconda mano. Di conseguenza, alla forte richiesta per l’usato corrisponde anche un forte incremento dei costi delle auto usate.
Nonostante questa crisi sia stata in gran parte superata nel 2023, gli effetti di questo stallo hanno continuato e stanno continuando a influenzare il settore, con una completa ripresa che si prevede entro il 2030. Infatti, va detto che la crisi dei semiconduttori del 2021-2022 ha ridotto la produzione di auto nuove, determinando così una carenza di veicoli usati con 3 o 4 anni di vita nel 2025.
Un altro elemento di rilievo è stato il calo delle immatricolazioni di nuove vetture. Dopo la ripresa iniziale post-pandemia, i lunghi tempi di attesa per la consegna delle auto nuove hanno scoraggiato i consumatori dall’acquisto di veicoli appena usciti di fabbrica. Riducendosi il flusso di rientro delle auto “vecchie” che venivano date in permuta per beneficiare degli incentivi in vigore, anche l’offerta di vetture di seconda mano si è assottigliata. Ed è stata proprio questa minore disponibilità, a fronte di un aumento della domanda, che ha continuato a far salire i prezzi dell’usato. Una crisi che, tuttavia, che sembra essersi risolta.
Inoltre, la crescita dei prezzi del nuovo ha avuto un impatto indiretto sul mercato dell’usato. Negli ultimi anni, le vetture di ultima generazione integrano sistemi tecnologici sempre più complessi: dall’alimentazione elettrica o ibrida fino ai dispositivi di sicurezza avanzati. Si tratta di investimenti in ricerca e sviluppo che hanno contribuito a far alzare il prezzo finale di listino, inducendo una parte dei potenziali acquirenti a ripiegare sull’usato, dove però l’alta domanda sostiene il rialzo dei costi.
C’è poi da sottolineare che l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse hanno reso più costoso il finanziamento per l’acquisto di auto nuove, spingendo molti consumatori a orientarsi verso il mercato dell’usato. Nell’ultimo anno, infatti, c’è stato un incremento di questo mercato nel nostro Paese, con conseguenti ribassi dei costi delle auto usate in media: ce lo dicono gli ultimi dati a nostra disposizione.
Andamento prezzi auto usate: quali sviluppi?
Secondo alcuni siti e report di settore, infatti, il mercato dell’usato in Italia ha registrato una crescita che sfiora i 10 punti percentuali e, in parallelo, c’è stato un calo di oltre 4 punti percentuali dei prezzi medi di vendita.
A livello di richiesta, anche se c’è da registrare una lieve crescita di interesse verso i modelli ibridi ed elettrici, le alimentazioni tradizionali (benzina e diesel) rimangono le più richieste.
Secondo i dati UNRAE, il 2024 si è chiuso si è chiuso con oltre 4,5 milioni di passaggi di proprietà, segnando un aumento complessivo del 7,4% rispetto all’anno precedente. Come anticipato, diesel e benzina continuano a dominare il mercato, ma salgono (+7,8%) le ibride.
Le auto elettriche e ibride plug-in, invece, crescono molto lievemente, e risultano ancora poco diffuse, con uno share complessivo intorno all’1,8%.
Le diesel, invece, mantengono una quota del 44,8% nelle compravendite di vetture usate, seguite dal 38,6% delle auto a benzina. In merito alla fascia di età delle auto usate vendute nel 2024, cresce il segmento 6-10 anni (+17%), mentre i modelli più anziani (oltre 10 anni) calano leggermente.
Altro dato interessante è il confronto tra il mercato del nuovo e quello dell’usato: infatti, per ogni vettura nuova acquistata nel 2024, ne sono state vendute 1,8 di seconda mano. Il settore dell’usato in Italia continua quindi a mantenere un ruolo rilevante: sempre secondo UNRAE, infatti, il parco circolante nel nostro Paese rimane piuttosto anziano, con oltre il 57,9% delle auto in circolazione che ha più di 10 anni.
Se invece guardiamo al futuro, è difficile prevedere come evolverà, anche nel breve periodo, l’andamento dei prezzi delle auto usate. Un ruolo importante lo giocherà l’evoluzione tecnologica: le auto elettriche e ibride plug-in, al momento ancora poco diffuse nell’ambito dell’usato, potrebbero acquistare terreno man mano che i modelli più recenti iniziano ad apparire sul mercato di seconda mano. Se ciò avvenisse in modo massiccio, potremmo assistere a una maggiore offerta, con possibili riduzioni di prezzo.
Chi desidera acquistare un’auto usata oggi dovrebbe informarsi sui prezzi medi di riferimento, valutare con attenzione le proprie esigenze e confrontare le diverse offerte proposte sul mercato.
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